Ippovia 3
Mistretta - Urio Quattrocchi - Portella dell’Obolo - Caserma Mafauda
Il percorso inizia nelle immediate vicinanze del centro storico di Mistretta (Piano Rosa), (950 m. slm), in prossimità delle ultime case che si incontrano uscendo dal paese, seguendo la strada in direzione di Nicosia. Si imbocca a sinistra una strada lastricata, che attraversa la C/da Castagnedda e, superato il vallone Grande, si risale tra pascoli e terreni incolti fino al quadrivio a limitare del bosco di Mistretta.
La trazzera obliqua a destra entra nel bosco e diventa una larga sterrata utilizzata per la transumanza; si raggiunge così l’ Urio Quattrocchi (1030 m. slm.), un piccolo specchio d’acqua circolare popolato da fauna acquatica. Qui la trazzera si collega con il percorso escursionistico della dorsale dei Nebrodi e da questo punto si sviluppa sulla trazzera già segnalata verso Case Bruzzolino, Case Pomiere, Case Mascellino, Case Agnone, Cozzo della Testa, Bosco della Tassita, Portella dell’Obolo.
Il percorso attraversa zone boscate (faggete e una delle zone più interessanti del territorio del Parco (il bosco della Tassita) dove vegetano vetusti esemplari di Tasso baccato (Taxus baccata), specie di origine terziaria.
Superata Portella dell’Obolo, a circa 1 Km. è la Caserma Moglia, caseggiato di proprietà comunale con annesso abbeveratoio e corte, che può costituire , in caso di necessità, punto di ricovero.
Da Portella dell’Obolo si prosegue in direzione Capizzi e dopo circa 1 Km. si svolta a sinistra e, seguendo le indicazioni, si ritorna sul sentiero escursionistico della dorsale dei Nebrodi e dopo aver superato l’area attrezzata Nocita (5 Km. dal bivio) si giunge, dopo 2 Km. alla caserma Mafauda, punto di sosta e ristoro per cavalli e cavalieri. Alle spalle della caserma si possono ammirare fustaie di cerro dove alcuni esemplari hanno raggiunto dimensioni ragguardevoli.
La caserma, ristrutturata di recente, e le aree attigue si prestano ad essere luoghi idonei per ippoterapia. E’ questo un complesso di tecniche rieducative, utilizzate in medicina sin dall’antichità, che permettono di curare malattie sensoriali, cognitive e comportamentali attraverso attività ludiche e sportive che si svolgono a cavallo. Anche la cura del cavallo, dopo le sedute terapiche, è parte integrante della terapia poiché permette un costante rapporto con l’animale.
Da precisare che, attorno alla caserma, si snodano diversi comodi sentieri dal fondo battuto e/o erboso, (dislivelli minimi, larghezza media delle trazzere 5 m.) che possono essere percorsi in piena sicurezza durante le sedute di riabilitazione equestre: il passo ritmato ed ondeggiante del cavallo nel percorrere questi sentieri produrrà stimoli sensoriali ed affettivi sui pazienti.
Lunghezza in Km.: 32
Quota di partenza: 983 metri slm
Quota di arrivo: 1.387 metri slm
Quota massima di percorso: 1.541 metri (Portella dell’Obolo)
Disponibilità di acqua sul percorso: abbeveratoio nei pressi dell’Urio Quattrocchi, fontana di “Cicco” nei pressi di Portella dell’Obolo, abbeveratoio di Caserma Mafauda.
Note: un cavallo al passo percorre circa 6 Km. in un’ora.