Da Rocca di Caprileone a Santa Domenica Vittoria
Centri vallivi, di cresta e montani
Da ROCCA DI CAPRILEONE si percorre in risalita la strada che affianca la fiumara di Zappulla fino a S. SALVATORE DI FITALIA, dove sono due importanti chiese cinquecentesche. La Chiesa di S. Maria possiede una magnifica Cona marmorea con la Madonna e Santi, di Antonello Gagini, un arco di trionfo ogivale e un’area presbiteriale con intagli lignei. La chiesa del SS. Salvatore (1515) è di eleganti forme, con colonnato in pietra; possiede una statua della Madonna col Bambino di A. Gagini e una Cona marmorea, coeva, con la “Trasfigurazione”. Da non mancare, la visita al Museo delle Tradizioni religiose, prossima al Santuario del Patrono San Calogero, con interessanti materiali, tra cui statuette, immagini devote e la collezione di ex-voto in cera.
Si scende a TORTORICI, antico e industrioso centro in fondo alla valle. Nella piazza Principe di Napoli sorge la chiesa di S. Nicola, che possiede dipinti e un bell’altare della Madonna del Rosario; analogamente la vicina chiesa del SS. Salvatore ospita quadri di G. Tomasi e il magnifico altare intagliato dell’Odigitria. Salendo verso la parte alta si incontra la Badiola, con diverse statue gaginiane. Più in alto sorge la Chiesa Madre, con opere del Tomasi, un bel pulpito in legno e un Crocifisso cinquecentesco. Le è affiancata la chiesa di San Francesco (1632), che mostra una superba facciata sull’alto di una gradinata. L’interno assai elegante vede un colonnato di forme quattrocentesche con archi ogivali. Notevoli: la macchina d’altare dovuta a intagliatori locali, un gruppo scultoreo con la “Stimmatizzazione di S. Francesco” di A. Gagini, alcune statue lignee, tra cui un aristocratico S. Vito. In paese si possono visitare anche il Museo “S. Franchina” con collezione di etnoreperti e foto (interessante anche la documentazione sul pittore G. Tomasi) e un’antica fonderia di campane presso il torrente Calagni.
Si sale a RANDAZZO, il comune più alto della Sicilia (m. 1275), con case in pietra locale e caratteristici negozietti; la Chiesa Madre, dedicata a S. Anna (XVIII sec.), ospita un Crocifisso, le statue di S. Anna e S. Antonio, l’elegante Cappella del Sacramento. Hanno dei bei prospetti il Palazzo Baronale, i palazzi Crimi e Landro.
Scendendo verso Randazzo, in vista dell’Etna, si giunge infine a S. DOMENICA VITTORIA, paese accresciutosi a partire dal XVII secolo. La Chiesa Madre ospita la veneratissima statua di S. Antonio Abate, che qui è oggetto di una partecipatissima festa la prima domenica di settembre. La fronteggia il rimaneggiato Palazzo Baronale, che fu residenza della nobildonna Vittoria Alliata, moglie del Principe di Villafranca, tanto amata dal popolo; ne resta la bella Torre angolare. La nota caratteristica del centro è costituita dai tanti esempi di architettura popolare, che si osservano compiendo un giro delle stradine e dei vicoli più antichi.