Pesce azzurro
Quando si parla di “pesce azzurro” non si fa riferimento ad un gruppo scientificamente definito di specie ittiche ma piuttosto si fa riferimento a tutti quei pesci che hanno una colorazione blu sul dorso e una striscia argentea sul ventre.
Tra questi pesci rientrano l’aguglia, l’alice, il cicirello, la spatola, la sarda, lo sgombro e il sauro. Possono anche essere considerati nel gruppo del pesce azzurro anche il palamito, l’alalunga, il pesce spada e il tonno pur non avendo la tipica colorazione blu.
Lungo le coste dei Nebrodi, nella Sicilia settentrionale, questi pesci hanno carni meno grasse e più consistenti probabilmente in coincidenza della salinità delle acque e delle correnti marine. Sono ricchi di omega 3, utili alla circolazione sanguigna e di minerali (fosforo, selenio, iodio).
Sono molto utilizzati nella cucina tradizionale e in tutte le trattorie e ristoranti della costa sono la base di prelibati primi e secondi piatti. Vengono abbinati spesso al finocchietto selvatico, soprattutto in primavera per la grande abbondanza di questa erba officinale nelle campagne, e accompagnati sempre da olio extravergine di oliva.
Alcuni ristoranti della zona sono diventati famosi per la preparazione di piatti ormai conosciuti a livello nazionale.