Sicilia Tropicale un progetto di Amici della Terra Club Nebrodi Onlus per promuovere la frutta tropicale prodotta in Sicilia.

Gli obiettivi del progetto son legati alla valorizzazione dell’agroalimentare siciliano ed alla definizione della strategia Print Sicily 2020

Ha preso il via il progetto “Sicilia Tropicale“, finanziato dal Dipartimento Regionale delle attività Produttive, che prevede la promozione della frutta biologica tropicale coltivata in Sicilia. L’obiettivo principale è quello di incentivare il consumo della frutta tropicale, coltivata prevalentemente nel territorio messinese ormai da diversi anni, e responsabilizzare i consumatori alla corretta alimentazione a chilometri zero e coltivata in biologico. Kiwi, avocado, mango, frutto della passione e papaia vengono raccolti quando sono già maturi e arrivano direttamente sulle nostre tavole senza affrontare lunghi viaggi durante i quali i frutti, raccolti acerbi, maturano nelle celle frigorifero. Le azioni progettuali prevedono importanti momenti di comunicazione sia attraverso i social che attraverso eventi organizzati nel territorio messinese (Nebrodi e Isole Eolie), ma anche attraverso un sito web che diventerà una piazza virtuale per dare spazio ai produttori dell’agroalimentare.

In questi giorni, e per tutto il mese di gennaio, una food blogger incontrerà produttori e consumatori nei porti della Sicilia per presentare il progetto, valorizzare le caratteristiche e la qualità dei prodotti biologici certificati e informare sui benefici del loro consumo e puntare l’attenzione sulla sostenibilità ambientale anche in termini di riciclo, riuso, risparmio idrico, sulla sostenibilità sociale ed economica. I porti siciliani saranno raggiunti in barca a vela… un invito quindi a seguire le attività e rimanere sempre aggiornati.

CONTESTO DI RIFERIMENTO:

Il mondo della produzione agroalimentare della zona compresa tra Catania e Messina, nell’ultimo decennio, è stato caratterizzato da un cambio di destinazione di numerose aziende agricole ed agroalimentari che, soprattutto a causa dell’abbassamento dei prezzi delle colture e produzioni “tradizionali” ha iniziato a interessarsi e sperimentare nuove colture “tropicali” e “sub tropicali”. In primis le aziende interessate sono state le aziende agricole ed agroalimentari che producevano agrumi e trasformati da agrumi ma adesso si sta procedendo a recuperare fondi abbandonati che corrispondono alle caratteristiche agronomiche che caratterizzano questo tipo di colture.

Le principali colture, che vedono soprattutto oltre 25 aziende impegnate solamente nella costa tra Milazzo e Tusa, sono il Mango e l’Avocado, per i quali le aziende pioniere studiano l’adattabilità da oltre 10 anni.

Nel particolare, secondo un recente studio condotto da un team di analisti del Mordor Intelligence, il mercato mondiale di avocado – trainato da consumi e importanti investimenti – da qui ai prossimi anni registrerà un incremento senza precedenti. In particolare, stando a quanto riportato nello studio, il mercato globale dell’avocado della varietà Hass registrerà un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 4,8% durante il periodo di previsione (2020-2025), confermandosi quale varietà più popolare al mondo. Senza dubbio, il nuovo impulso dato alla produzione di avocado è fortemente dipeso dal cambiamento climatico che, determinando una rimodulazione della mappa delle coltivazioni, negli ultimi cinque anni ha indotto una vera e propria programmazione di settore per la produzione di questo frutto così ricercato. A tal riguardo, basti osservare l’andamento registrato negli areali del Sud Italia, dove da diversi anni ormai si sta assistendo a un progressivo incremento delle superfici destinate alla coltivazione di avocado. Un trend che, inoltre, almeno per il Belpaese, non sembra aver risentito della pandemia da Covid-19. Secondo il report, infatti, a partire da marzo 2020, in Italia si è registrata un’impennata dei consumi di avocado senza precedenti, che ha determinato un incremento del 500% nel marzo 2021. Questo perché, proprio durante il lockdown, molti consumatori italiani hanno avuto modo di scoprire la coltura, portandola sulle proprie tavole con sempre maggior frequenza.

In questo momento il consumo è totalmente dipendente (oltre il 95%) dalle importazioni europee ed extraeuropee che in primis tradiscono tutti i principi di sostenibilità del cibo decantati dalla FAO e da tutte le istituzioni che seguono gli adattamenti del mercato del food legato al Green new deal. Gli unici luoghi in cui sia gli agricoltori (che i trasformatori a ruota) riescono a produrre i frutti esotici ( in particola modo l’avocado) , in regime quasi totalmente biologico, sono le coste Siciliane, Calabresi e Pugliesi dando perciò una sorta di esclusività nella produzione generale e nel consumo generale.

Insieme alla produzione l’aggiornamento e la valorizzazione della conformazione dei territori attrae, soprattutto post pandemia, numeroso interesse per il turismo naturalistico legato a questi nuovi paesaggi tropicali legati soprattutto al turismo enogastronomico e al famoso ormai “Glamping” di lusso.

Questo contesto ha bisogno di essere valorizza comunicativamente attraverso soprattutto le nuove tecnologie social che attraggono la categoria più altospendente in questo contesto: i millennials, A tal proposito il progetto si propone di creare una piazza virtuale “siciliatropicale.it” in cui le aziende operanti in Sicilia ( e soprattutto in provincia di Messina) possano avere uno spazio in cui incontrare gli interessati al loro prodotto e alla loro esperienza turistico culturale. Per fare ciò e per valorizzare verranno sfruttati i servizi di una nuova professione, quella dell’influencer, che punta ad attrarre l’interesse ed il valore intrinseco del fenomeno.

FINALITA’  

La finalità del Progetto in termini generali segue le linee guida del bando e nello specifico: favorire lo sviluppo dei sistemi produttivi locali e delle MPMI che promuovono e valorizzano i prodotti siciliani al fine di migliorare la competitività̀ dei sistemi territoriali con particolare riferimento all’agroalimentare tipico e di qualità̀.

La tipicità di cui si parla non è una tipicità storica dei prodotti ma dello sviluppo, obbligato dalle condizioni socio climatiche di un comparto che permetterà lo sviluppo delle imprese dell’agroalimentare Messinese e il sopravveniente rimodernamento delle zone rurali adiacenti.

Il progetto consiste nella creazione di una piazza digitale che valorizzi le imprese che hanno investito e investono nel cambio di paradigma produttivo delle zone di riferimento dove tutte le imprese possano avere uno spazio libero in cui esporre la nuova vision dell’azienda.

La comunicazione e la valorizzazione di questo portale (multilingue) porterà a puntare con queste produzioni già in essere ma soprattutto con quelle future (nei prossimi due anni andranno in produzione decine di aziende) a puntare I mercati consolidati sull’agroalimentare italiano e che esprimono maggior domanda di frutta esotica Europea: Europa (Nord e Sud) Stati Uniti, Giappone e Cina.

Corredato a questa parte di progetto l’associazione Amici per la Terra organizzerà, attraverso le proprie forze lavoro, n. 2 eventi di presentazione presso Villa Piccolo di Calanovella e presso Lipari per esporre questa idea ed attirare sempre più aziende a collaborare per far accrescere questo nuovo strumento.

OBIETTIVI 

Gli obiettivi che ci si prepone con questo progetto sono totalmente legati alla valorizzazione dell’agroalimentare siciliano legati alla definizione della strategia Print Sicily 2020:

Nello specifico l’obietti di valorizzazione della “Sicilia tropicale” persegue:

biosicilia! un nuovo modello di sviluppo sostenibile La Regione Siciliana intende puntare in modo strategico sui prodotti biologici, utilizzando la leva della regione più̀ biologica d’Europa (in termini di superficie) per attrarre consumatori consapevoli nonché́ rendendo esplicito il valore ambientale e di valorizzazione del territorio siciliano del bio.

Le produzione della aziende e del comparto sono 100% biologiche e questa caratteristica risponde sia alla valorizzazione di una nicchia di mercato esclusiva europea (in Spagna sono soprattutto convenzionali) e ai dettami del Prossimo PSR che richiede una quota minima del 25% di produzioni biologiche.

Nello specifico il portale e la campagna di comunicazione punterà a valorizzare le caratteristiche e la qualità̀ dei diversi tipi di prodotto biologico certificato e sui benefici del loro consumo (benefici per l’ambiente, per la salute dei consumatori, etc., anche in termini di riciclo, riuso, risparmio idrico e in genere di tutte le risorse non rinnovabili, di funzione sociale delle aziende biologiche e di diffusione di uno stile di vita meno energivoro.

Valorizzazione della rete delle aziende del Tropicale siciliano. Lo strumento di attuazione di una politica di miglioramento della conoscenza della filiera a livello internazionale è certamente quello della qualificazione del prodotto e della sua presentazione pubblica. La qualificazione del prodotto si ottiene anche attraverso l’applicazione di disciplinari di produzione che assumono ruoli multifunzionali, cioè̀ da un lato servono all’ottenimento di prodotti di eccellenza qualitativa, organolettica e nutrizionale standardizzata su tutto il territorio, da un altro permettono di racchiudere il prodotto, ancorché́ proveniente da areali differenti, sotto l’egida di un unico marchio di riferimento e dotato di una serie di informazioni in grado di dimostrare al consumatore storia, tradizione e specificità̀ legate al prodotto stesso. Per raggiungere questo obiettivo primario è necessario attivare meccanismi di rete tra le aziende, azioni di condivisione delle esperienze (best practices) e disponibilità̀ alla condivisione delle iniziative pubbliche. Tutto ciò viene quindi presentato al pubblico su scala internazionale con un innovativo sistema di marketing basato su etichette di prodotto che riguardano tutta la filiera e che siano in grado di fornire tutte le informazioni relative non soltanto al prodotto ma anche al territorio di provenienza.

A questo serve il coordinamento e la creazione della campagna di promozione: andare insieme con un prodotto certificato e tracciato attraverso l’egida idi un soggetto attuatore che è l’associazione Amici della Terra.

ANALISI SWOT:

Punti di Forza: Il mercato è in crescita e la produzione è limitata a determinati areali. Dietro la valorizzazione di questa filiera si può conquistare un esclusività italiana in un prodotto totalmente nuovo poco conosciuto

Punti di Debolezza: La mancanza di un coordinamento tra i produttori potrebbe far fallire il valore della filiera. La comunicazione singola confonde il consumatore.

Opportunità: Un mercato enorme da attaccare in modo unitario e targettizzandolo presso gli utilizzatori di smartphone e social (millenials per lo più)

Minacce: la mancata comunicazione unitaria può far tardare lo sviluppo e permettere ad altri paese (come ha fatto la Spagna con olio di Oliva) di prendere il sopravvento e occupare le fette di mercato